I disturbi neurocognitivi associati a infezione da HIV persistono nell’era della terapia antiretrovirale efficace


Uno studio cross-sezionale e osservazionale ha determinato la frequenza dei disturbi neurocognitivi correlati ad virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ) e le caratteristiche associate in un campione di individui infettati dal virus nell’era della terapia antiretrovirale di combinazione.

In totale, 1555 adulti con infezione da HIV sono stati reclutati in 6 cliniche universitarie statunitensi.

Il 52% del campione totale ha mostrato declino neuropsicologico, con tassi più alti nei gruppi con maggiore comorbilità ( 40%, 59% e 83% ).

Le stime di prevalenza per diagnosi di disturbi neurocognitivi legati ad HIV ( escludendo i casi con gravi fattori confondenti ) sono state: 33% per declino neurocognitivo asintomatico, 12% per disturbo neurocognitivo lieve, e 2% per demenza associata ad HIV.

Tra i partecipanti con co-morbilità minima ( n=843 ), una storia di basso nadir di cellule CD4 è risultata un forte predittore di declino.
Il più basso tasso di declino in terapia antiretrovirale di combinazione è stato osservato nel sottogruppo soppressione delle cariche virali plasmatiche e nadir CD4 maggiore o uguale a 200 cellule/mm(3) ( 30% vs 47% nei restanti sottogruppi ).

La diagnosi della forma più grave di disturbo neurocognitivo correlato ad HIV ( demenza associata ad HIV ) è risultata rara, ma forme di declino più lievi restano comuni anche tra i pazienti trattati con terapia antiretrovirale di combinazione e con comorbilità minime e servono ulteriori studi per chiarire se eventi precoci nella malattia ( pesante declino della conta CD4 ) possa innescare cambiamenti cronici nel sistema nervoso centrale e se la terapia antiretrovirale di combinazione precoce possa prevenire o revertire tali cambiamenti. ( Xagena2010 )

Heaton RK et al, Neurology 2010; 75: 2087-2096


Inf2010 Neuro2010


Indietro

Altri articoli

Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...


Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...



Le persone con infezione da virus HIV ( PWH ) hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. Precedenti dati trasversali...


Gli esiti neurologici nelle persone con infezione da virus HIV ( PWH ) in terapia antiretrovirale ( ART ) di...


Ci sono pochi dati per informare il passaggio da un inibitore della proteasi ( PI ) potenziato con Ritonavir a...


I pazienti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 multiresistente ( HIV-1 ) hanno opzioni di trattamento limitate....


I bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di terapia antiretrovirale...


I bambini piccoli che vivono con l'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di trattamento....


La profilassi orale prima dell'esposizione è stata introdotta in più di 70 Paesi, di cui molti nell'Africa subsahariana, ma le...